Resta scolpita nella pietra la frase che Debora Serracchiani pronunciò quando, nel 2014, il suo assessore regionale Gianni Torrenti venne iscritto nel registro degli indagati«Se dall'esito dell'indagine si accerteranno responsabilità nei suoi confronti e verrà rinviato a giudizio, l'assessore sa già che la remissione del suo mandato sarà accettata; prendiamo con molta serietà la vicenda giudiziaria in corso, e proprio per questo auspichiamo una sollecita conclusione. Se dall'esito dell'indagine si accerteranno responsabilità nei suoi confronti e verrà rinviato a giudizio, l'assessore è fuori", annunciò Serracchiani. Il sindaco De Toni, ha dichiarato di essere tranquillo non avendo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dagli organi competenti tuttavia si è affrettato ad affidarsi ad uno dei più costosi avvocati della regione, Luca Ponti. Sul merito interviene la consigliera comunale Antonella Eloisa Gatta: "Ho appreso la notizia e sono sconcertata. Sono sempre stata molto scettica su quell' accordo, non condiviso e di cui appresi la notizia dalla stampa. È stato evidente come non fossi d'accordo con le modalità della scelta, oltre che con la sostanza in relazione al dato politico. Disaccordo che alla fine mi ha portato a scegliere di lasciare la maggioranza e passare al gruppo misto. Confido nella magistratura,Verso la quale io e Costruire Futuro nutriamo fiducia, affinché si faccia chiarezza fino in fondo".