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  • MEGA RISSA AL LUNA PARK MENTRE NELLA CHAT UDINE SICURA SI PARLA DI ARTROSI

    Era il 31 ottobre 2023, quando alcuni ultra sessantenni di Udine inviarono un comunicato stampa che si poneva temporalmente fra il conflitto Russo Ukraino e quello Israele Palestiniano. A scrivere non erano tranquilli padri di famiglia ma veterani del Golf Club di Fagagna. Galvanizzati da un'ampia adesione, i promotori del gruppo WhatsApp attivato per chiedere maggiore sicurezza nella città di Udine dichiararono di essere prossimi ad aprire anche una pagina Facebook e un profilo Instagram. Clandestini, profughi e spacciatori capirono immediatamente di avere a che fare con gente dotata di Iphone e Samsung nuovi di zecche e i più cattivi anche di mazze da golf di ogni misura. "Quando eravamo una sessantina di iscritti, già avere 500 partecipanti ci sembrava un'utopia. Adesso superiamo i mille e puntiamo ad aumentare il numero ancora di più. Confidiamo di arrivare almeno a duemila persone nel gruppo" affermò Roberto Snaidero, portavoce pro tempore dell'iniziativa. "Questo gruppo è nato per sostenere le istituzioni dando il nostro contributo nei limiti consentiti - continuò Snaidero -. Ben vengano le risposte ottenute e tradotte in azioni, come le pattuglie interforze e l'arrivo di dieci agenti di polizia alla questura di Udine". "Non abbiamo colore politico, né siamo mossi da intenti populisti o razzisti - sottolineò Federico Malignani, uno dei maggiori giocatori di golf del Friuli, membro del coordinamento provvisorio. "Le forze dell'ordine sono sottodimensionate e fanno quello che possono - continuò Malignani. Ma noi non ci vogliamo rassegnare e vogliamo dare il nostro contributo. La sicurezza, infatti, è un bene di tutti e tutti devono contribuire alla sua difesa e valorizzazione". Così, quando un paio di giorni fa, nei pressi del Luna Park di Piazza Primo Maggio si è tenuta una maxi rissa con porfidi e cinte fra giostrai e profughi, la fortuna ha voluto che sulla ruota panoramica stesse mangiando dello zucchero filato un iscritto alla chat creata da Salvatelli e Marchesin, ceo della Maico, che ha prontamente filmato con il proprio Samsung la scena incriminata. Raggiunto telefonicamente, dopo 45 giorni dalla conferenza stampa iniziale, il portavoce del gruppo Udine Sicura ha detto di non poter accennare nulla in merito alle prossime mosse ma Udine adesso inizia a fer tremare la criminalità.

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