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  • STEFANO GASPARIN (PD) TRATTA I MALATI ITALIANI COME I DELINQUENTI CLANDESTINI

    Padri di famiglia con minori a carico che non arrivano a fine mese, malati psichiatrici abbandonati alle proprie famiglie, suicidi in costante aumento. Sono questi i veri campanelli di allarme di una città come Udine che ha sempre più residenti in forte difficoltà. Una povertà che non va affrontata con docce pubbliche e lavatrici, ma con una migliore assistenza sociale e sanitaria. Quale essere umano in difficoltà troverebbe piacevole recarsi, davanti all'intero mondo, in una Stazione modello CPR per italiani al fine di lavarsi la biancheria e farsi una doccia? La politica ormai non tiene più in alcuna considerazione la dignità e l'orgoglio degli italiani, trattati come clandestini a casa propria. Udinesi che vengono obbligati a condividere gli stessi ambienti di possibili portatori di scabbia o altre malattie. Si passa dal totale isolamento dell'epoca pre Covid al "tutti dentro". Secondo l'assessore alla Salute e all'equità sociale (dove è l'equità?), Stefano Gasparin (Pd), e la referente dell'ambito Annalisa Palmitesta, dovrebbero utilizzare queste strutture di accoglienza "gli italiani che hanno perso prima il lavoro e poi la casa oppure che sono alle prese con dipendenze da alcol e droghe o con i postumo che li ha portati a isolarsi dalla società; persone senza fissa dimora che dormono all'addiaccio su una panchina o in edifici abbandonati". Italiani con problemi insorti a causa di malattie o disagi mischiati ed equiparati a clandestini in arrivo dalla rotta balcanica senza documenti e con precedenti penali alle spalle. Ci siamo rivolti più volte all'assessore alla salute e all'equità sociale del Comune di Udine, Stefano Gasparin, per chiedere un aiuto a trovare lavoro per un padre di famiglia che ha sempre lavorato e pagato le tasse ed attualmente si trova in una momentanea difficoltà economica collegata ad una malattia cronica del figlio: non è mai arrivata una risposta. Ci siamo rivolti per anni all'amministrazione comunale per una ragazza con problemi psichiatrici e oggi questa giovane udinese non c'è più perchè ha preferito porre fine alla sua vita. Si vergogni, quindi, Stefano Gasparin, funzionario regionale e assessore del Comune di Udine, con la fortuna di avere due stipendi pubblici, a dichiarare che l'amministrazione "intende porre al centro le persone e in questo senso ha condiviso l'apertura della Stazione voluta dalla precedente aministrazione".

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