IL CASO LONCIARI: Il 10 luglio abbiamo telefonato alla segreteria del Consiglio regionale dove ha sede il Collegio di garanzia elettorale per sapere la spesa di ciascun partito ma la signora Belinda Berdufi non ha potuto/voluto rispondere al nostro quesito e non ha neppure provveduto, come promesso, a richiamarci. Abbiamo provato, allora, a ritelefonare e parlare con la dott.ssa Vladka Dionisi che, contrariamente alla sua collega, nel giro di pochi minuti ci ha richiamato ma per dici che il presidente del Comitato di Garanzia non riteneva opportuno rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa e ci invitava a telefonare al segretario generale Stefano Patriarca. Il segretario generale Patriarca è tornato a tirare la palla dall’altra parte del campo al Comitato di
garanzia elettorale e alla sua presidente dott.ssa Antonella Lonciari chiarendo che le competenze sono esclusivamente del Comitato. L’avvocato Antonella Lonciari si negherà più volte al telefono. Persino il numero 1 del Consiglio Regionale Mauro Bordin si dice in difficoltà difronte al comportamento quasi omertoso della Commissione e ci conferma che il segretario generale Patriarca ha ben pochi elementi. A questo punto, viene spontaneo chiedersi su le caratteristiche della dottoressa Lonciari corrispondano a quelle richieste per il suo ruolo, di super partes e al di fuori da schemi politici. Ebbene Antonella Lonciari, come si può vedere dalla tabella, è stata indicata in quota Forza Italia dal sottosegretario alle Finanze Sandra Savino come sindaco di Friulia. Elemento questo che indubbiamente fa perdere un po’ di terzietà e la rende molta tecnica nel settore dei finanziamenti e buona conoscente di vari imprenditori. In particolar modo, visto l’incarico in Friuli, oltre ad essere stata segnalata da Sandra Savino indubbiamente ha una buona conoscenza con le leghiste Federica Seganti e Barbara Zilli. Il resto della approfondita inchiesta lo potete leggere sul numero del Corsaro della sera in edicola da oggi in tutta la Regione Fvg.