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  • ALBERTO RIGOTTO E ROBERTO SNAIDERO PRONTI A SFIDARE DE TONI

    La seconda repubblica sembra essere molto più debole e confusa della prima. Durante la prima repubblica ai vertici di Confindustria sedevano grandi imprenditori del calibro di Camillo Malignani, Rinaldo Bertoli, Andrea Pittini e Carlo Emanuele Melzi, per poi lasciare il testimone ai più giovani Adriano Luci, Matteo Tonon e Anna Mareschi. Presidenti della giunta regionale sono stati Alfredo Berzanti, Antonio Comelli e Adriano Biasutti, per poi lasciare la guida della Regione Fvg ai contemporanei Riccardo Illy, Renzo Tondo, Debora Serracchiani e Massimiliano Fedriga. Accade così che oggi gli imprenditori nutrono sempre più ambizioni politiche e i politici finiscono con il fare gli imprenditori. E' questa premessa che ci aiuta a capire cosa stia succedendo, oggi, nel capoluogo del Friuli, a Udine, città che un tempo esprimeva per statuto i presidenti della regione (mentre la sede era a Trieste) e la maggioranza del peso politico. Gianpiero Bendetti e Michelangelo Agrusti, un bel giorno, si sono messi a litigare essendo entrambi a capo di strutture molto deboli; deboli al punto da far litigare fra loro anche la bella Anna Mareschi Danieli e il brillante Roberto Snaidero. Massimo Paniccia, più astuto di tutti, si è sempre fatto gli affari suoi, facendo impresa a Udine e finanza a Trieste. A rovinare i giochi di Confindustria Udine, un bel giorno, sono arrivati gli arricchiti, quelli che grazie alle conoscenze politiche, senza neppure aver mai posseduto un mattone, hanno costruito degli imperi economici buttando spazzatura e spostando barelle. L'attuale sindaco di Udine, Piero Fontanini, ha di fatto consegnato le chiavi della città al potentissimo Gianpiero Benedetti che ha comprato, donato, ristrutturato e venduto dove e quando ha voluto. Oggi, che Fontanini, dopo il voto del 25 settembre ha capito che in città il centrodestra con la sua guida è perdente, si appresta a lasciare il Comune non prima di aver ottenuto come contropartita l'Ente Friuli nel Mondo o qualche altro premio di fine mandato. Al suo posto, inizialmente si era pensato ad Anna Mareschi, ma dopo gli errori di strategia commessi dal suo talent scout Ferruccio Saro, la ricca imprenditrice ha deciso di accettare la promessa di un posto nella futura giunta regionale. Al suo posto un ricchissimo palazzinaro di Buja ha pensato di suggerire ad alcuni esponenti politici di Fdi il nome di Roberto Snaidero, nome gradito anche in Forza Italia e nella società civile. Chi, invece, assolutamente non accetterebbe mai il nome di Snaidero è, come avevamo spiegato, Gianpiero Danieli che a questo punto darebbe il suo assenso a chiunque pur di non ritrovarsi colui che solo pochi giorni fa aveva sospeso da Confindustria. Ecco allora spuntare il nome di Alberto Rigotto, dirigente di punta dell'Udinese Calcio, amico di Sergio Emidio Bini al punto da avergli venduto ancuni anni fa una sua cooperativa (L'Onda Nova) e in ottimi rapporti con il capogruppo in consiglio regionale della Lega, Mauro Bordin, con cui alla recente visita di Matteo Salvini a Marano Lagunare (vedi foto) ha condiviso un frico ed una birra fresca. Nel frattempo l'ex rettore Alberto De Toni ha fatto sapere ai suoi compagni di centronistra di non avere alcuna intenzione di ritirare la sua candidatura a sindaco di Udine a meno che non si prefigurino scenare regionali nuovi, incoraggianti ed interessanti.

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