Gioioso, Roberto Vannacci, a pochi giorni dal congresso federale della Lega, comunica che a Sulmona i suoi uomini, o meglio quel che gli è rimasto nel centro Italia con Umberto Fusco, correranno nella lista della Lega. L'eurodeputato posta: "Prima dicevano che avrei preso il taxi...poi che avrei fondato un partito..poi che avrei dilaniato la Lega..." sopra la foto di alcuni suoi seguaci in mezzo alle bandiere leghiste. E così Umberto Fusco cambia prontamente l'immagine del suo profilo Facebook, recuperando delle vecchie foto padane del 2022. Di Giandomenico, responsabile territoriale dell'associazione Noi con Vannacci fondata dall'ex leghista Umberto Fusco, dichiara: “Si tratta di una soluzione che favorisce la compattezza, visto che a Sulmona il centrodestra si presenta al completo. Poi il movimento è stato riconosciuto e a noi non può far altro che piacere”. Di fatto è quello a cui si lavorava da settimane: a più riprese il responsabile regionale di Noi con Vannacci, Giuseppe Bellachioma, aveva sollecitato il centrodestra ad “accogliere” alle elezioni comunali di Sulmona il contributo, e i candidati, dell’associazione. Per facilitare il percorso si è anche arrivati ad annunciare una lista civica, "Italica" , in cui gli esponenti di Noi con Vannacci avrebbero potuto candidarsi senza il marchio esplicito del generale. Le dinamiche nazionali hanno sbloccato tutto. Un passaggio che in Abruzzo non è banale. Se da più parti nella Lega l’associazione di Roberto Vannacci era vista con diffidenza per il potenziale di rottura nel e dal Carroccio, in Abruzzo questa circostanza valeva ancora di più visto che Bellachioma della Lega è stato coordinatore regionale, e il divorzio dal partito si è consumato in modalità tutt’altro che amichevoli. Un quadretto così, fino ad una settimana fa, non era neanche immaginabile. Perché Alberto Di Giandomenico, seguace del generale Vannacci, aveva detto che lui, su esplicita richiesta di Umberto Fusco, mai e poi mai sarebbe confluito nella Lega. Tant’è che con la sua lista Italica era stato prima messo alla porta dal centrodestra e poi riaccolto dopo i colloqui avuti con quello che doveva essere il Terzo Polo con Bruno Di Masci. La lista della Lega sarà composta così per metà da quelli di Noi con Vannacci, ma il riscontro nelle urne è un’incognita, dato che, rispetto alle ultime amministrative, quando pure riuscì a prendere un seggio in opposizione, è scesa dal Carroccio la consigliera regionale Antonietta La Porta, confluita nel frattempo in Forza Italia. Eppure solo un anno fa Umberto Fusco dava l'addio per sempre alla Lega accusata di ingratitudine nei suoi confronti. Questo il testo della sua uscita di scena dal partito di Salvini: "Ormai era diventato un peso. Io ho costruito la Lega a Viterbo, nel Lazio e nel sud. Sono arrivato e ho dato l’impulso. Da qualche tempo, però, non ne potevo più. La cosa che più mi ha fatto male è che, nei momenti difficili che ho attraversato ultimamente, il partito non mi è stato vicino come io sono stato vicino al partito. Sono un moderato, ho fatto di tutto per portare i soldi a Viterbo, anche se pochi. Io non mi ritrovo più in questo partito, in quel che credevo. Mi hanno trattato come l’ultimo arrivato questi personaggi che dopo tre giorni hanno preso in mano la Lega. Per me è finita e la delusione è massima”.