Sono passati diversi giorni dalla notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni e da quando i consiglieri comunali dell'opposizione sono impegnati al massimo a far valere le sacrosante ragioni del proprio esposto. Dopo le difese scontate di qualche assessore comunale del centrosinistra sono scesi in campo anche i big regionali di Pd, Sinistra e Civiche di Sinistra: Caterina Conti, Massimo Morettuzzo, Sebastiano Badin e Sandra Telesca. Neppure una parola, neppure un provvedimento di verifica, neppure un comunicato di poche righe, invece, da parte della giunta regionale Fedriga. Ci si sarebbe aspettati una dura presa posizione contro De Toni da parte del governatore Massimiliano Fedriga, da parte dell'assessore regionale agli enti locali Pierpaolo Roberti o dai potentissimi assessori friulani Riccardo Riccardi e Sergio Emidio Bini. Non solo; per quanto sia sacrosanto che qualunque avvocato possa scegliere che indagato difendere, va notato che il difensore scelto da Alberto Felice De Toni, Luca Ponti, è lo stesso legale storico che difende e rappresenta da anni anche Riccardo Riccardi e Sergio Emidio Bini, oltre che vari esponenti della sanità regionale e Euro&Promos. Naturalmente le nostre sono solo banali osservazioni ma in politica non tramonterà mai la storica frase di Giulio Andreotti: " A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca". Intanto i vari Diego Moretti, Francesco Russo, Massimo Morettuzzo e Sebastiano Badin, dai banchi dell'opposizione sembrano non aver nulla da eccepire sugli atti e sui provvedimenti della giunta regionale. E' comprensibile se oggi la fiducia degli elettori del centrodestra cresce verso Fdi dove Walter Rizzetto porta avanti perfettamente le linee guida di Giorgia Meloni.