Il sindaco Alberto Felice De Toni percepisce un'indennità mensile di 9.599,00 euro oltre a un rimborso forfettario di 850,00 euro al mese per eventuali spese di viaggio o rappresentanza. Nonostante il lauto "stipendio" non si dedica neppure a tempo pieno alla sua attività amministrativa essendo direttore scientifico del CUOA di Vicenza. Il suo vice sindaco Alessandro Venanzi percepisce 6.719,00 euro al mese per seguire malamente la delega al commercio, alle attività produttive e al commercio; l'assessore comunale Ivano Marchiol ha i referati di lavori pubblici e viabilità con un compenso mensile di 5.279,00 euro. Questo vuol dire che i tre signori costano alle casse comunali e, quindi, a noi cittadini, oltre 22mila euro al mese per aver visto distruggere la vita commerciale della città e aver causato la chiusura di centinaia di partite iva. Si tratta di un grande bluff, quindi, quello che il sindaco De Toni propone, ossia un rimpasto delle deleghe di ambiente, edilizia privata e servizi sociali, essendo ben altri gli assessori responsabili del declino udinese. Se Tony Scalzo vuol essere credibile e ha voglia di salvare Udine rimpasti le deleghe di Venanzi e Marchiol.