La risposta alla tragica morte dei ragazzi nel Natisone non va ricercata fra le tempistiche dei Vigili del Fuoco ma fra i protocolli della Regione Fvg e i continui silenzi della classe politica. Questo è il parere di moltissimi tecnici, ma la cosa più semplice è stata puntare il dito sui vigili del fuoco che fino all'ultimo hanno rischiato la propria vita per salvare i tre giovani, mentre il mondo politico e la protezione civile si sono attrezzati e pettinati solo due giorni dopo quando sono arrivate le telecamere televisive da tutta Italia. La tragedia del Natisone in cui hanno perso la vita tre ragazzi pone pesanti interrogativi sul modello di sistema di soccorso adottato in Friuli Venezia Giulia. A 20 km dal luogo in cui sono annegati i ragazzi erano liberi e operativi nella base di Campoformido due elicotteri del servizio di elisoccorso regionale FVG, ambedue dotati di verricello, uno dedicato al soccorso sanitario e uno misto, adibito sia al soccorso sanitario che tecnico. Il primo allarme alla Centrale NUE 112 fu dato alle 13.29, ma l’elicottero di Campoformido decollò 40 minuti dopo, alle 14.08, quando i ragazzi erano già scomparsi tra i flutti.
Perché non è decollato prima? Dopo la tragedia l’assessore regionale Riccardi, da cui dipendono le Centrali di emergenza di Palmanova, dichiarò che gli operatori avevano seguito i protocolli, e crediamo abbia ragione. Infatti, gli operatori del NUE 112 hanno seguito il Disciplinare standard del Ministero dell’Interno e hanno passato quindi le prime telefonate ai Vigili del Fuoco, competenti per il soccorso tecnico. L’elicottero adibito al soccorso sia sanitario che tecnico è gestito dalla SORES – la sala dell’emergenza sanitaria- e a norma di protocollo la Centrale NUE 112 non può allertare la SORES per il soccorso tecnico, ma solo per il soccorso sanitario, pur essendo la SORES l’unica centrale a poter allertare l’elicottero adibito al soccorso tecnico. Quello che se allertato subito avrebbe potuto raggiungere i ragazzi in dieci minuti e salvarli.
Questo elicottero è operativo dall’ottobre 2022, il manifesto di avvio elenca nel dettaglio le tipologie di soccorso tecnico per cui può essere impiegato, ma sono stati aggiornati i protocolli della Centrale operativa? Su questo aspetto la scorsa estate sono state presentate due interrogazioni in Consiglio regionale, ad opera del medico Walter Zalukar e del professor Furio Honsell, ma ad oggi nessuna risposta è pervenuta dall’assessore competente. Sarà forse la magistratura a darla?