"Concreta affermazione del principio dell’indipendenza militare dell’Europa e il diritto di quest’ultima di autodeterminarsi e provvedere autonomamente alla propria difesa: questo avrà come naturale conseguenza l’uscita dalla NATO, la fine delle ingerenze degli Stati Uniti sull’Europa e la nascita di una politica europea indipendente": è questo uno dei punti cardine del programma di Europa Sovrana Indipendente, il movimento culturale creato dal tenente colonnello Fabio Filomeni per dare supporto al generale Roberto Vannacci e come possibile partito in alternativa a quello troppo legato alla persona di Vannacci, del Mondo al Contrario. Tuttavia, il vice presidente dell'E.S.I., l'ambasciatore Luigi Scotto, parrebbe che di recente sia entrato in rotta di collisione con Filomeni, a suo giudizio troppo confusionario e più utile a creare danni che vantaggi all'immagine del Generale. In realtà, è lo stesso Roberto Vannacci, che parlando con Bruno Vespa, è molto freddo e distante da Filomeni e dalle sue iniziative; Vannacci dice testualmente a Vespa: "Filomeni ha fatto tutto da solo e io poco c'entro. Si è limitato a mandarmi un documento che era un'elaborazione intellettuale destinata a trasformare presto un'associazione culturale in associazione politica". Quanto a Europa Sovrana Indipendente, Vannacci non la considera neppure un movimento e dichiara di non condividere l'uscita dall'Italia fuori dalla Nato: "Essere sovrani non significa uscire da un'organizzazione che ha garantito la pace per più di cinquanta anni. Un'alleanza politica e militare che ha funzionato bene anche se andrebbe rivisitata".