Indipendenza di Gianni Alemanno e Il Mondo al Contrario di Fabio Filomeni, ma ispirato a Roberto Vannacci: due mini movimenti politici che i giorni pari si definiscono potenziali alleati e i giorni dispari corrono alle competizioni elettorali come avversari. Due galli per un pollaio troppo piccolo, soprattutto se il potenziale pollaio è quello del mondo dei militari in pensione. Fabio Filomeni, tenente colonnello in riserva, punta sui paracadutisti nostalgici, dove per anni ha svolto il ruolo di istruttore formando militarmente anche Roberto Vannacci; Noi con Vannacci fa, invece, riferimento all'ex ufficiale elicotterista Umberto Fusco. Gianni Alemanno si affida all'osservatorio di Domenico Leggiero, ex pilota militare e consulente militare sull'uranio impoverito; in Friuli a tentare di organizzare Indipendenza c'è il colonnello Paolo Silvestri affiancato dal braccio destro di Alemanno, Luigina Passaro. Non è un caso, infatti, se Il Mondo al Contrario e Indipendenza sono riusciti a organizzare qualche evento nel centro Italia, fra il Lazio e la Toscana, mentre stentano a mettere radici nel Nord Est e Nord Ovest delle partite iva, dove la maggior parte della popolzione lavora fino a tarda età ed è più pressante il problema della tassazione, della sicurezza e dei centri di accoglienza per migranti. Pochi giorni fa, sia Fabio Filomeni a Valdobbiadene che Gianni Alemanno a Udine (vedi foto dei due incontri) non sono riusciti a racimolare più di trenta persone cadauno. Uno spazio vuoto, quello lasciato nel Nord Italia, subito occupato dai programmi elettorali di Riprendiamoci l'Italia, Ancora Italia e Patto per l'Italia.