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UDINE 27 SETTEMBRE: DOPO OLTRE 20 ANNI LE SCOMODE VERITA' SULL'URANIO IMPOVERITO

TONY SCALZO PATROCINA IN BORGO STAZIONE UNA FESTA ETNICA PIENA DI PREGIUDICATI

L’associazione Oikos ETS è impegnata in un servizio di accoglienza, tutela e integrazione di cittadini stranieri in Italia, richiedenti asilo, protezione umanitaria e sussidiaria, per dare un aiuto concreto alle persone particolarmente vulnerabili in fuga dai propri paesi. L’inserimento abitativo viene realizzato in modalità diffusa e quindi su un territorio a copertura intercomunale e nel rispetto delle indicazioni di ripartizione delle quote di accoglienza pianificate a livello regionale e spettanti a ogni ambito distrettuale. Gli utenti vengono seguiti da un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione e guidati nelle varie esigenze burocratiche quotidiane legate al particolare status di richiedente asilo, in relazione alla valutazione del proprio status, alla preparazione del colloquio e dell’esame della richiesta da parte della commissione territoriale, attraverso la mediazione nelle relazioni tra il richiedente e gli uffici della Questura e della Prefettura. L’articolo 1 dello Statuto della Casa dell'Immacolata recita: “L’Opera si propone di educare, addestrare alla professione, assistere ed inserire nella società i giovani disadattati o irregolari del comportamento che presentino problemi educativi speciali e versino in stato di bisogno”. La Casa ospita attualmente un numero rilevante di stranieri, per la maggior parte “minori non accompagnati” extracomunitari trovati sul territorio della provincia di Udine. Aedis accoglie minori non accompagnati nella convinzione di dover agire secondo i principi e i diritti che ci caratterizzano come civiltà. I responsabili di questi tre centri di accoglienza per minori profughi non accompagnati sono rispettivamente Giovanni Tonutti, Vittorino Boem e Michele Lisco. Parliamo nel totale di centinaia di minori profughi non accompagnati. A queste tre strutture si aggiunge anche Hanna House Coop che svetta con il suo grattacielo fatiscente in piazzale Cella. Molti ragazzi ospitati in queste strutture vengono tecnicamente considerati problematici, ossia socialmente pericolosi con alle spalle numerosi reati anche gravi; alcuni vengono inviati da altre Comunità fuori regione proprio per i gravi disagi che hanno creato: accoltellamenti, incendi, furti. Per questa #RIPRENDIAMOCI UDINE chiede ai sindaci friulani e al Prefetto che queste comunità vengano chiuse o ridimensionate. In queste ore, invece, abbiamo appreso che in occasione della Festa di Borgo Mondo, organizzata il 27 luglio, da Marco Orioles e da Rocco Burtone, con il patrocinio del Comune di Udine grazie al sindaco Tony Scalzo e all'assessore Federico Pirone, sono state invitate anche queste comunità con i loro ospiti che comunque sono liberi di entrare e uscire dalle strutture a qualunque ora e senza essere perquisiti. Vi immaginate cosa accadrà se sabato 27 luglio in Borgo Stazione venisse autorizzata una tale concentrazione di profughi maggiorenni, profughi minori non accompagnati, clandestini e residenti stranieri? Per tutta la durata della festa multietnica con una fortissima presenza musulmana ci sarà musica, danza, cibo e bevande alcoliche. Nell'immagine dello scorso anno che vedete (vedi foto) compaiono in foto assieme a Marco Orioles, i responsabili della Oikos, Giovanni Tonutti a Anna Paola Peratoner, consigliere comunale del Pd udinese. Ecco perchè il 27 Luglio, alle ore 19, #RIPRENDIAMOCIUDINE chiama a raccolta in via Carducci tutti gli italiani stufi di essere sgraditi ospiti a casa propria. Il Prefetto e il Questore non autorizzino la festa di Borgo Mondo!

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