Notoriamente il periodo d'oro per i mass media è quello delle campagne elettorali nazionali ed europee. Non è un caso se è stata creata una regolamentazione degli spazi elettorali e delle tariffe oltre ad una par condicio che tutela principalmente i grandi partiti politici. Il Corsaro della Sera, coerentemente con la sua scelta iniziale, non incasserà denaro pubblico da nessun partito politico, neppure sotto forma di pubblicità diretta o indiretta. Sappiamo infatti che questo denaro proviene da circuiti collegati al potere e alle lobby; cosa altro sono i fondi dei gruppi regionali, parlamentari e i vari contributi? Perchè mai un imprenditore dovrebbe finanziare con donazioni più partiti politici con programmi diammetralmente opposti? Noi, nel mese di maggio, autofinanziandoci come sempre, cercheremo di farvi capire quante menzogne ci sono state raccontate dall'Europa in questi ultimi cinque anni, tre dei quali rinchiusi in casa per pandemia. Proveremo a dimostrarvi, dati alla mano, cosa si intenda per omicidio di Stato che si riconosce non solo dalla concreta dinamica che ha condotto alla morte, ma ancora di più, da tutti gli atteggiamenti che si sviluppano, in seno ad apparati dello Stato, per dissimulare, impedire, insabbiare ogni atto teso a rivelare le più scomode circostanze. Non siamo anarchici, siamo solamente sinceri e arrabbiati. Per questo oltre a due edizioni del Corsaro della Sera, distribuito in Triveneto, a Bologna, Milano, Torino e Roma, organizzeremo anche alcuni dibattiti pubblici con ingresso gratuito a cui parteciperanno Andrea Cionci, Diego Fusaro, Cosimo Massaro, Lamberto Rimondini e Fabio Duranti.