Non è possibile entrare in un'attività commerciale del centro di Udine, andare a bere un aperitivo o fare della banalissima spesa in quei pochi alimentari sopravvissuti all'avanzare della grande distribuzione, senza sentire imprecazioni e insulti verso il sindaco Alberto Felice De Toni e i suoi due assessori Marchiol e Venanzi. Che bisogno c'era di chiudere ulteriormente al traffico quei pochi tratti di strada che permettevano se non ai clienti almeno ai fornitori di arrivare nei pressi dei negozi? Come è pensabile interrompere la catena del freddo nel settore alimentare? Quale esperto di urbanistica e arte può aver avvallato la scelta di trasformare un gioiellino come Piazza San Cristoforo in un volgare scalo merci con parcheggi riservati esclusivamente ai camion (vedi foto)? Il sindaco e i suoi dieci assessori percepiscono mediamente tremila euro al mese per compiere questi errori madornali frutto di incapacità o cattivo gusto e follia. Intanto la giunta De Toni si inchina ai giostrai cedendo loro l'intera piazza Primo Maggio e aprendo le porte ad ulteriore caos e criminalità.