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IL SINDACO DE TONI INDAGATO PER CORRUZIONE ELETTORALE: UNA VERGOGNA!

CARCERE SPA: UN BUSINESS SULLA PELLE DEI DETENUTI; L'INEFFICACIA DEI GARANTI POLITICI

Ieri mattina un detenuto si è tolto la vita nel carcere di Udine, dove era entrato solo sei giorni fa. E’ il 59esimo suicidio di quest’anno all’interno di strutture penitenziarie italiane. La vittima, Rodolfo Hilic, è un udinese di 64 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia. Per questo, il gip di Udine aveva disposto l’allontanamento dalla casa familiare. Dal 29 luglio l’uomo dormiva nella propria automobile in stato di povertà. Su richiesta del pm, giovedì scorso la misura è stata aggravata e sostituita con la custodia cautelare in carcere perché il 64enne avrebbe contattato la moglie con messaggi ritenuti recriminatori. “Il mio assistito – spiega il difensore dell’uomo, l’avvocato Filippo Mansutti – era affranto perché non riusciva a trovare un posto in cui vivere. Giovedì è entrato in carcere – continua – e lunedì ho depositato un ricorso contro la misura. Attendevo la fissazione dell’udienza per comunicargliela, ma stamattina ho saputo della sua morte. Ho inviato una richiesta all’autorità giudiziaria – conclude – per l’apertura di un’indagine sulla vicenda”. Il garante dei detenuti Franco Corleone ha spiegato che all’ingresso in carcere per l’uomo era stata prevista la cosiddetta ‘grande sorveglianza’, destinata alle persone fragili. “Probabilmente – afferma Corleone – c’era bisogno di un intervento sociale commisurato alla situazione e di un accompagnamento. Ma il carcere – conclude – è un luogo di abbandono e lui non ha retto l’angoscia di un’accusa pesante e la rottura del rapporto familiare”. Questa mattina, Franco Corleone, che abita e vive fuori regione, ha organizzato una conferenza stampa riservata ai giornalisti di sua fiducia con l'ennesima passarella delle autorità politica della sinistra. Chi scrive, in questo blog, naturalmente non è fra gli invitati alla conferenza stampa dell'ex sottosegretario dei Verdi, Corleone, oggi dotato anche di una segreteria a Palazzo D'aronco con ufficio e vettura. Non stupisce che ad essere invitati alla conferenza stampa siano stati invece i vertici cittadini di Alleanza Verdi Sinistra Possibile. Da oltre due anni il Perbenista ha scritto al direttore del Carcere di Udine e ai suoi colleghi per chiedere un'intervista e poter visitare almeno la parte esterna del carcere ma l'unica cosa che ha ottenuto durante un servizio giornalistico per Il Corsaro della Sera è stato l'allontanamento imediato dal marciapiede attiguo da alcune guardie penitenziarie. Eppure tutti sanno perfettamente le condizioni disumane in cui si trovano a vivere molti carceratii per ammissione stessa del garante nazionale dei detenuti Mauro Palma. Sono frequenti le indagini mai giunte a conclusione che hanno portato all'evidenza di veri e propri business sulla pelle dei detenuti, dalla costruzione dei carceri, alle mense e ai vitti vinti a prezzi di ribasso. Assente la sanità.

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