Il 22 giugno 2023, l’assessore regionale alle attività produttive, Sergio Emidio Bini, si difende da una dura mozione di censura dell’intera opposizione e dopo aver esternato tutto il suo disappunto per le presunte offese all’onorabilità sua e della sua famiglia ricorda che molti consiglieri regionali, fra cui Massimo Moretuzzo, avrebbero usufruito di vantaggi più o meno lecito grazie alla loro posizione. Poi legge la sua arringa difensiva che riportiamo fedelmente e testualmente: “L’operazione in questione riguarda la compravendita di un complesso immobiliare sito in via San Francesco 9 a Trieste. L’immobile era stato acquistato nel 2007 da Friulia Lis poi incorporata in Banca Mediocredito Fvg per la somma di un milione e mezzo ed era stato concesso in locazione finanziaria alla società Esse Re. Il credito della Banca era da tempo in sofferenza per l’inadempimento della società nel pagamento dei canoni di affitto di leasing. E’ stato Mediocredito Fvg a chiedere alla società Esse Re di adoperarsi per individuare un soggetto interessato a un possibile acquisto ovvero alla compravendita diretta dell’immobile. Trattandosi di un’operazione tra soggetti privati non è stata indetta alcuna gara pubblica. Norbedo era semplicemente un ragazzo che mi ha ceduto un garage. Sono venuto a conoscenza da parte dell’immobiliarista Pietro Geremia che è la persona che mi cura gli interessi immobiliari sulla piazza. Sono stato messo in contatto con Rocco Ferluga che ha la maledizione di essere figlio dell’on. Sandra Savino. E con lui ho fatto la trattativa, dall’inizio alla fine e ho chiuso con un prezzo come qualsiasi trattativa tra privati. L’operazione è un’operazione di leaseback come è stato detto. La famiglia proprietaria delle quote della Esse Re ha versato comunque a Mediocredito 120mila euro per chiudere la sua posizione e il sottoscritto ne ha versati 750mila per un immobile che dovrà fare dei lavori di adeguamento. La compravendita è avvenuta a un prezzo in linea con i valori di mercato. Il funzionario di Mediocredito Fvg lo ho visto unicamente dal Notaio Chersi all’atto della stipula”. E' proprio da questa dichiarazione letterale dell'azionista di maggioranza e dirigente di Euro&Promos Spa che Il Corsaro della Sera ha preso spunto per alcune interviste a dei personaggi pubblici che conoscono molto bene i punti critici dello Scandalo Mediocredito. Venerdì 7 luglio in tutte le edicole del Friuli Venezia Giulia.