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ZAVAGNO (CRO AVIANO): BANDO IMBARAZZANTE E INTERVISTA OFFENSIVA

Nel gennaio 2022 la dott.ssa Cristina Zavagno (vedi foto) è stata confermata Direttore amministrativo del Centro di Riferimento Oncologico, ruolo che ricopre dal febbraio del 2019. La nomina, nel segno della continuità, è stata deliberata dal direttore generale dott.ssa Francesca Tosolini. L’incarico triennale avrà decorrenza dal 1° febbraio e scadrà il 31 gennaio del 2025. Laureata in giurisprudenza, Zavagno è cresciuta professionalmente in ruoli dirigenziali amministrativi presso l’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n° 5 “Friuli Occidentale”, dove è stata Direttore della struttura complessa Affari generali, e presso l’Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dove ha diretto la struttura complessa Politiche del Personale. Francesca Tosolini, laureata in farmacia, commissario straordinario uscente dell’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste, dal 2020 è il direttore generale del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. La nomina le è stata conferita dal presidente della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga su proposta del vicepresidente e assessore con delega alla Salute Riccardo Riccardi. Tosolini è entrata in servizio il 1° gennaio e rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2024. Prima dell'incarico al Burlo Garofolo, che ha ricoperto per sette mesi, Francesca Tosolini è stata direttore del Servizio farmaceutico della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Viene da domandarsi come mai un istituto di eccellenza quale il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano abbia nominato ai vertici una farmacista e come direttore amministrativo una persona laureata in giurisprudenza. Fatto piuttosto strano a giudicare l'estrema attenzione e pignoleria, quasi maniacale, adottata nella stesura del bando di selezione per il nuovo adetto stampa; i maligni potrebbero quasi pensare ad un bando sartoriale, ossia fatto ad hoc per assumere qualcuno, ma noi siamo certi che non sia così. Il 27 maggio 2019, nell'avviso pubblico di selezione per soli titoli per il conferimento di un incarico di tipo libero professionale per esperto in comunicazione istituzionale della durata di 24 mesi si chiedeva l'iscrizione all'ordine dei giornalisti da almeno 10 anni, una dimostrata esperienza in ambito giornalistico, televisivo e istituzionale di almeno tre anni, presso PA ovvero settore privato, possesso dei requisiti necessari alle attività di video editing professionale per la gestione del canale Youtube dell'istituto. Venne scelto il giornalista Sergio Maistrello, laureato in scienze politiche con esperienze di carattere informatico. Dal 30 settembre il posto è vacante e da metà ottobre una commissione scelta da Cristina Zavagno valuterà quale dei nuovi candidati sarà quello idoneo. Tuttavia, questa volta, l'avviso pubblico di selezione è stato cambiato nei requisiti richiesti; in fattispecie viene chiesta: una laurea triennale della classe L20 in Scienze della Comunicazione ovvero laurea magistrale della classe LM59 in Scienze delle Comunicazione Pubblica, d'impresa e Pubblicità ovvero laurea magistrale della classe LM92 in Teorie della Comunicazione, iscrizione all'ordine dei giornalisti da almeno 5 anni (ndr: la metà della volta precedente); esperienza in ambito giornalistico, televisivo e istituzionale di almeno tre anni, presso PA o settore privato. Preso atto di alcune perplessità sulla richiesta di un giornalista iscritto all'albo e laureato necessariamente in scienze delle comunicazione, altra cosa se non si fosse trattato di un giornalista ma di un semplice addetto stampa, abbiamo chiesto chiarimenti personalmente alla dott. Zavagno che ci ha risposto telefonicamente:

Dott.ssa perchè chiedete che il giornalista iscritto regolarmente all'albo debba essere in possesso necessariamente di una laurea in scienze della comunicazione e perchè prima chiedevate un esperienza decennale ed oggi di soli cinque anni?

Guardi noi abbiamo fatto un avviso per un esperto in comunicazione non per un giornalista anche se richiediamo ugualmente l'iscrizione all'albo dei giornalisti. Abbiamo chiesto una laurea in Scienza della Comunicazione per avere una persona all'altezza del tipo di lavoro che deve fare il candidato; Noi non richiediamo semplicemente qualcuno che si occupi di giornalismo ma anche di attività più complesse  che caratterizzano l'ente. Se non dovessimo trovare dei candidati con questi requisiti potremmo riconsiderare il bando. Non essendo un concorso pubblico cerchiamo personalità con capacità adeguate al tipo di mansione che dovranno andare a svolgere.

La facoltò di Scienze della Comunicazione da quanti anni esiste?

Non lo so, l'importante è che esista. Me lo dica lei. Questa domanda non è pertinente.

Se esistesse da pochi anni dovrebbe prendere un giornalista inesperto...

La selezione prevede anche un colloquio dove la commissione valuterà l'esperienza e la capacità del candidato. Il colloquio sarà tenuto da una commissione che al momento non so ancora da chi sarà composta. Adesso la devo lasciare perchè passo da una riunione all'altra.

L'addetto stampa uscente, però, aveva una laurea in scienze politiche con esperienze informatiche e non in scienze della comunicazione.

Chi lo dice? Non le detto nulla io.

Me lo ha detto lui, il dott. Sergio Maistrello.

Allora si. Senta l'avviso è chiaro, non ci sono motivi che possano portare a ritenere che avremmo dovuto includere altre tipologie di lauree, valuteremo i candidati. Non mi ricordo neppure quando scade l'avviso.

 

 

 

 

 

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