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GIOVEDI' 28 NOVEMBRE IL GENERALE CARMELO BURGIO PRESENTERA' IL LIBRO GIS

INTERVISTA IN ESCLUSIVA A NUNZIA SCHILIRO': "AI MAGISTRATI UOMINI E' PERMESSO DI DIRE TUTTO"

Vice Questore Schilirò, si sarebbe mai immaginato che un'esponente delle Forze dell'Ordine non militarizzato avrebbe dovuto chiedere il permesso prima di esprimere un'opinione personale e non violenta, fra l'altro largamente condivisa da molti governi democratici europei?

Assolutamente no, visto che nessuna norma lo prevede. Ricordo che la mia professione è sempre stata nota a tutti, in quanto la mia stessa Amministrazione mi ha inviato in moltissime trasmissioni televisive a rappresentare la Polizia di Stato, scegliendomi per i miei risultati professionali, grazie ai quali ho anche conseguito quattro premi dalla società civile.

Lei è anche una scrittrice. Ci racconta in pochissime battute di cosa tratta il suo ultimo libro edito byoblu?

Il mio libro “La ragazza con la rotella in più” è la storia di persone arrabbiate con il mondo, che sono considerate dei falliti, dei reietti, persone che sono considerate “diverse”, che hanno conosciuto il dolore, ma che non si sono mai arrese, anzi, hanno trovato il loro personale modo di reagire all’infelicità e che sono chiamate a salvare il mondo dalle ombre, esseri umani solo per metà che lo governano. È un libro che vuole aiutare il lettore a trovare se stesso, senza guru, senza manuali di autostima, senza pozioni magiche o esercizi, ma semplicemente risvegliando l’artista che io credo viva sopito in ciascuno di noi. Ciascuno, infatti, possiede delle peculiarità che lo rendono unico e il difficile consiste nello scoprire quali sono queste peculiarità e come esprimerle. Questo libro, attraverso la storia che mescola elementi di realtà, fantasia, fisica quantistica, sovrannaturale e spiritualità, cerca di indicare al lettore qual è la strada per trovare il proprio vero sé ed esprimerlo. Un viaggio che, se avesse esito positivo, donerebbe poteri eccezionali all’uomo che riesce a realizzare se stesso.

Quindi è vero che, alle volta, la realtà supera la fantasia: avrebbe mai pensato di diventare una possibile protagonista di un suo futuro romanzo.

Mai. Io mi sento e sono una persona comune, una persona comune che, però, crede e ama la libertà, l’onestà, la giustizia, la verità e il proprio Paese.

Ce lo spieghi con la massima cautela, senza indispettire nessuno. Ce lo spieghi come lo spiegherebbe a suo figlio se le chiedesse un consiglio. Per quale ragione il Green pass non è la soluzione di tutti i problemi?

Perché il greenpass crea problemi, anziché risolverli. Genera discriminazioni. Innanzitutto, non esiste in nessun altra parte del mondo con una simile severità e già questo dovrebbe farci riflettere. Poi, non ha basi giuridiche, perché viola tutta la prima parte della nostra meravigliosa Costituzione, che enuclea i diritti fondamentali degli esseri umani, diritti che non possono mai essere compressi, in nessun caso. È stata scritta proprio per evitare che nuovi regimi autoritari prendessero il sopravvento. Il greenpass viola anche la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e l’articolo 36 del regolamento 953/2021, istitutivo dello stesso greenpass, dove viene detto espressamente che non può essere usato per discriminare chi si è vaccinato da chi ha scelto di non esserlo. Viola, pertanto, leggi che sono sovraordinate rispetto a quella istitutiva del greenpass italiano. Infine, non ha alcuna base scientifica, in quanto i dati reali che provengono da Paesi come Australia, Islanda, Gran Bretagna e Israele, ma anche dall’Istituto Superiore di Sanità ci dicono che anche i vaccinati contagiano e si ammalano, a volte anche gravemente, esattamente come i non vaccinati.

Ancora una volta certa politica ha sbagliato tutto ed è riuscita a trasformarla in un eroe invece che metterla all'angolo. Lei ha espresso l'idea di mezza Italia; non solo lei ha dimostrato che anche le Forze di Polizia come deve essere hanno un proprio cervello e non sono tutte teste all'ammasso. Scommetto che se a esprimere un'opinione fosse stata qualche altra figura istituzionale nessuno avrebbe detto nulla. Hanno voluto punire la donna o la divisa?

È probabile che vogliano punire entrambe, visto che ci sono magistrati (uomini) che hanno espresso le mie stesse perplessità, ma non rischiano di perdere il lavoro, come nel mio caso.

In molti cortei la celere e la Polizia ha tolto il casco davanti ai manifestanti e hanno ricevuto l'applauso del corteo; possiamo dire che non vi sono scontri e neppure violenza in questa battaglia di idee?

Per me non ci dovrebbero essere mai in nessun caso, perché si possono avere idee diverse senza bisogno di scontrarsi per questo. Io credo che dovremmo superare le etichette (provax, novax) e comprendere che la libertà di scelta del singolo è sacra.

Lei ha fatto il vaccino immagino?

Non risponderò mai a questa domanda, perché il problema non è il vaccino, ma il greenpass. Il vaccino attiene a un dato sanitario e, come tale, estremamente riservato, come dispone la legge sulla privacy.

Si è pentita di essere salita su quel palco e di aver preso la parola?

Assolutamente no. Lo rifarei altre mille volte. Una vita senza libertà non è degna di essere vissuta, a mio avviso e non è accettabile che, per esercitare i propri diritti, sia necessario esibire un lasciapassare. Io ho giurato sulla Costituzione e ho anche il dovere di rispettarla e, quindi, come posso accettare che a un cittadino venga impedito addirittura di lavorare, senza certificato, quando l’articolo 1 afferma che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro?

Se potesse esprimere un desiderio in questo istante, cosa chiederebbe (di qualsiasi genere)?

Il rispetto della Costituzione e, dunque, dei diritti di ciascun cittadino. Questo significa l’immediata revoca del greenpass.

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