Secondo le previsioni nel 2023 ritorneremo in recessione, come paventato da mesi da molti; ricominceremo a essere tra i Paesi con le peggiori performance del Pil, ma non saremo ultimi. A fare peggio di noi sarà proprio la Germania, che negli ultimi 20 anni, sia in periodi di crisi che di crescita, se l’è sempre cavata meglio. La ragione principale è naturalmente il fatto che l’impatto dell’aumento dei prezzi del gas e dell’energia in generale è maggiore su Roma e Berlino, a causa della dipendenza strutturale dai rifornimenti russi. Il Prodotto Interno Lordo l’anno prossimo scenderà del 0,3 percento nel nostro Paese, mentre in Germania il calo sarà del 0,2 percento. La speranza è che il Pnrr, se non sarà snaturato, produrrà quell’incremento di produttività che è l’unico strumento che può realmente consentire salari migliori, e che l’aumento degli investimenti che vediamo non si esaurisca in breve tempo. Eppure proprio quando noi elettori di destra abbiamo esultato confidando in un governo Meloni ricco di politici competenti e preparati, è arrivata la doccia fredda dal Ministero dell'economia e delle finanze dell'Italia: Sandra Savino, non eletta in parlamento, è stata recuperata nonostante la bocciatura dell'elettorato e nominata sottosegretario. Sandra Savino ha un diploma di istituto tecnico commerciale ed ha serie difficoltà a non parlare in dialetto spiccatamente triestino. Alla sinistra dell'immagine pubblicata (vedi foto) appare il suo curriculum on line fino a pochi mesi fa. Adesso presso la Presidenza del Consiglio, Sandra Savino ha inviato un curriculum (vedi immagine destra) fuori formato europeo ed incompleto dove si fa riferimento esclusivamente ai suoi incarichi politici omettendo titolo di studio e professione. Sandra Savino, sei anni fa, fu oggetto di un'inchiesta delle Iene dal titolo "Siamo un'altra razza" dove emergeva la sua totale impreparazione culturale: un video diventato kult su youtube. E sarà proprio sulla storia politica della coordinatrice regionale di Forza Italia, Sandra Savino, uno degli articoli che apparirà nel primo numero de Il Corsaro della Sera, periodico cartaceo socio culturale presente in tutte le edicole della regione da dicembre.